Minibasket in Sardegna: bisogna fare squadra! Ripartiamo da noi!

Minibasket in Sardegna: bisogna fare squadra! Ripartiamo da noi!

Riceviamo e pubblichiamo:

Si è concluso ieri con una bella cerimonia il “Trofeo del Centenario” del minibasket, un’ottima iniziativa dedicata a tutti i bambini che in questi ultimi due anni sono stati penalizzati da questa fastidiosa pandemia.
Bene, e adesso? Come prosegue la festa?

Alcune riflessioni…
Faccio parte cosi come tanti altri del favoloso mondo degli Istruttori minibasket, lavoriamo tutti i giorni con “materiale” pregiato e delicatissimo, abbiamo bisogno di continui aggiornamenti per capire come si evolve la società, abbiamo necessita di capire i bisogni delle famiglie e come aiutare i bambini ad emozionarsi quando entrano in un campo da basket e negli spazi (sempre più merce rara….) dove svolgiamo le attività.
E per fare tutto questo oltre alla “fastidiosa” e-mail, abbiamo bisogno di sentirci parte di una grande famiglia, abbiamo bisogno di sentire la vicinanza di un buon padre di famiglia, che quando vede il proprio figlio in difficoltà lo abbraccia e lo rincuora, anche solo con un sorriso.
Il 20 settembre 2021, abbiamo rinnovato il patentino da istruttore, lo abbiamo fatto così come tutti gli anni con la speranza di costruire qualcosa di bello, eh si “speranza” è la parola giusta!! Perché di programmato, analizzato o solamente discusso e rivolto al minibasket non ho visto niente.
Il centenario poteva essere la cerimonia della ripartenza, una ripartenza non solo per i nostri bimbi, ma soprattutto per noi operatori, un momento d’incontro, di relazione e, perché no, di libero sfogo.
Immaginavo una bellissima telefonata o magari un’e-mail accorata a tutti gli istruttori, una riunione dove si presentavano idee, progetti, possibili soluzioni e non solo critiche.
Invece siamo ancora qui, guardando l’e-mail istituzionale aspettando che arrivi qualcosa che ci faccia “emozionare” e non il solito protocollo covid.
Questa mia lettera nasce per questo, No critica asettica, ma voglia di fare. In questo momento così difficile per tutti, ma soprattutto per le piccole società bisogna fare “squadra”, capire che da soli non se ne esce.
E’ chiaro che soluzioni magiche non ce ne sono, ma se si inizia a parlare, a conoscersi ed a buttare giù qualche idea senza preconcetti o davanti a risposte del tipo: sono in questo mondo da 30 anni e so come funziona. Allora forse da tante piccole gocce possiamo piano piano creare qualcosa di interessante.
Da qualche parte bisogna ripartire…ripartiamo da noi.

Pavone Mario
Istruttore minibasket