La lituana Berenyte al San Salvatore Selargius

La lituana Berenyte al San Salvatore Selargius

L’ala/centro Kamile Berenyte è il primo rinforzo europeo del San Salvatore Selargius. Giocatrice versatile, con ottime capacità offensive e difensive, allunga il roster giallonero. Avrà compiti importanti e da lei coach Righi si aspetta che copra il doppio ruolo di realizzatrice e facilitatrice.

LA SCHEDA – Classe 1997, cestista professionista dall’età di 16 anni. A livello giovanile ha vinto l’argento agli Europei di seconda divisione. Ha iniziato la sua carriera in Lituania nelle file della LKC-Kaunas-Impra, con esperienze in Islanda (Snaefell) e in Italia. Un infortunio a inizio stagione scorsa l’ha tenuta ai box. L’ultima esperienza cestistica a Salerno in serie B dove è arrivata in semifinale promozione contro Livorno.

LE DICHIARAZIONI – Berenyte si presenta così: “Sono convinta che la comunicazione sia un aspetto fondamentale all’interno di un team. Sono una persona che parla molto sia con il coach sia con le compagne. Credo tantissimo nel lavoro di squadra, è la chiave per vincere le partite. Sono veramente curiosa di conoscere le mie nuove compagne, di imparare da loro e viceversa. I miei obiettivi – conclude la lituana – sono quelli di aiutare la Techfind a vincere il più possibile, diventare parte integrante della comunità selargina e migliorare come atleta”.

Coach Righi dice di lei: “Sono molto contento della firma di Berenyte. Parliamo di una giocatrice solida, con buoni movimenti sia vicino a canestro sia fuori. Un’altra caratteristica? Mani molto educate da fuori. Permetterà alla squadra di ampliare le soluzioni offensive, sarà senza dubbio un terminale importante. Darà una grossa mano al collettivo sia come realizzatrice sia come facilitatrice, perché ha buone capacità di passare la palla. Mi aspetto da lei anche un solido contributo in difesa. Sono sicuro che avrò modo di lavorare con una ragazza molto determinata, con tanta voglia di dimostrare di essere tornata ai livelli che si son visti pre-infortunio. Non vedo l’ora che sia dei nostri”.