La società di San Giovanni Valdarno ha diramato un comunicato stampa in riferimento alle dichiarazioni del post partita di Sassari rilasciate da Giulia Ciavarella.
Questo il testo integrale:
Bruschi San Giovanni Valdarno apprende con stupore quanto dichiarato dalla giocatrice Giulia Ciavarella nel post partita della sfida disputata dalla nostra squadra Sabato 7 Gennaio contro Dinamo Sassari. Al termine della gara, nella stessa conferenza stampa dove son intervenuti Alberto Matassini, Elsa Paulsson-Glantz e Antonello Restivo, la giocatrice di Sassari dichiarava questa frase: “Giocare due partite così ravvicinate non è semplice avendo giocato contro la Reyer in Eurocup. A QUANTO PARE LA CENA DI PESCE DI STASERA DI VALDARNO ERA PIU’ IMPORTANTE DELLA NOSTRA SALUTE FISICA”. Una frase maleducata e che non può passare inosservata di fronte agli sforzi che la Polisportiva Galli sta compiendo durante questa stagione per mantenere la categoria. Seppur neopromossi e ultimi arrivati, non possiamo accettare lezioni di fair play e moralismo da una giocatrice che dovrebbe imparare ad aver rispetto delle società avversarie e ad esser a conoscenza dei fatti prima di rilasciare dichiarazioni che gettano fango e screditano il nome della nostra società. La partita era da mesi già programmata per quella data e la relativa richiesta di spostamento è arrivata solo a ridosso della stessa quando da oltre un mese la nostra società aveva acquistato i biglietti aerei e organizzato il tutto. Inoltre nessuna cena di pesce è stata organizzata e consumata in terra sarda, avendo optato per un post partita completamente differente. Con la speranza che la giocatrice possa imparare in futuro a comportarsi fuori dal campo e aver rispetto di società umili e provinciali come la nostra che permettono a Ciavarella e giocatrici simili di arrivare a giocare in club prestigiosi che disputano competizioni europee, auguriamo le migliori fortune a lei e alla Dinamo per il match di ritorno di EuroCup. Competizione a cui la società ha scelto volontariamente di partecipare, assumendone onori e oneri, come quello di dover giocare ogni tre giorni.